Relazione della Dott.ssa Pizzetti (Congresso Accademia Dermatologica Romana)

Sempre di piu' si tende ad identificare il botulino come creatore di volti congelati  e inespressivi,a prendere per esempio o fare riferimento ad attrici di hollywood o First lady ex bellissime come donne completamente stravolte nei lineamenti.
Alcune cose andrebbero precisate :

Primo punto  molto  spesso si tende a fare di tutt 'erba un fascio ,ovvero ,qualsiasi donna che si sia sottoposta ad un trattamento o addirittura un intervento chirurgico non ben riuscito al viso (lifting, blefaroplastica o fillers )o che risulti un po’ “Gonfiata” alle labbra o agli zigomi viene apostrofata come un volto  da botulino ,ma il botulino non riempie labbra o zigomi non tira la pelle come un lifting !

Secondo punto dato che si parla oramai di numeri di trattamenti elevatissimi ed in crescita ,di conseguenza aumenta la probabilita’di errori di tecnica ,ma anche di mal pratica e purtroppo  numero crescente di medici dalla scarsa esperienza che spesso si improvvisano nelle infiltrazioni di tossina considerandola una tecnica estetica e quindi semplice e soprattutto remunerativa

Oltre al fatto che il medico che si appresti ad inoculare questo farmaco dovrebbe aver frequentato corsi adeguati o affiancato colleghi esperti ed aver aquisito nozioni teorico pratiche di diluizioni ed anatomia la cosa  piu’ importante e fondamentale da sottolineare e’ l’esperienza del medico operatore e quindi soprattutto oltre alla scienza e coscienza il senso estetico la moderazione e se vogliamo l’empatia con il paziente ,il saper guardare oltre alla ruga o al segno della cute .

Saper fare una attenta valutazione del volto e della persona che si ha di fronte nel suo insieme.
Durante il primo colloquio analizzare i movimenti e la mimica ,le espressioni tipiche del volto che poi e’ cio’ che caratterizza ogni persona e qiundi  guidati da manualita’ senso estetico ed esperienza alleviare e spesso non cancellare completamente alcuni segni (esempio paziente che ride con gli occhi ,oppure paziente che ha uno sguardo espressivo e profondo quando aggrotta le sopracciglia).

Quindi oltre all ‘anamnesi medica (malattie pregresse o in atto criteri di esclusione del trattamento )e’ fondamentale una attenta analisi del volto del paziente ,mimica ed espressione che e’ quella dove andiamo ad intervenire ed e’ quella che ci relaziona con il mondo.

Ecco la giusta critica riguardo ad alcuni volti ormai noti anche per questo , di attrici di Hollywood (kidman,griffit ..) spesso prese per esempio completamente lisci e senza rughe ma privati della loro naturale espressivita’ quindi del loro carattere.